Il progetto di Yoga in ospedale

Negli ospedali le persone si trovano a dovere affrontare momenti difficili di incertezza e di sofferenza e una vera guarigione non può prescindere dalla presa in carico dello stato emozionale e mentale del paziente.

È noto da tempo, infatti, che la salute mentale ed emozionale influenzi significativamente il processo di ripresa e miglioramento fisico delle persone. Per i nostri pazienti questo è un aspetto fondamentale: vivendo le conseguenze di traumi o malattie che colpiscono in maniera più o meno grave il proprio corpo, l’integrazione del lavoro dei medici e specialisti di reparto con attività che possano alleggerirne il peso e migliorare la qualità di vita, è un supporto preziosissimo.

Numerosi studi scientifici, in Italia e all’estero, dimostrano l’efficacia dello Yoga e della meditazione per dare supporto ai pazienti ricoverati e per ridurre gli effetti collaterali delle terapie mediche.

La pratica dello Yoga si focalizza sul respiro e su esercizi fisici che combinano movimento, rilassamento muscolare e meditazione. Questo consente di entrare in contatto con il proprio corpo, accettarlo nella sua fragilità a causa della malattia e a tollerare l’esperienza fisica presente liberando le emozioni per arrivare a una migliore e nuova consapevolezza di sé. In uno stato di malattia questo processo è davvero importante, perché mette la persona di fronte alla propria condizione come “osservatore”, senza giudizio, migliorandone la riorganizzazione emotiva.

Attraverso posture semplici e adattate alle esigenze dei partecipanti, all’esercizio con il respiro e all’ascolto del proprio corpo, si scopre una dimensione interiore di presenza rilassata che può allontanare le preoccupazioni e l’agitazione mentale.

Lo Yoga può così avere effetti terapeutici e aiutare a vivere la degenza in maniera più leggera, processo che può favorire un recupero progressivo delle proprie risorse psicofisiche, migliorare la consapevolezza del proprio corpo e aiutare a trovare dentro di sé la forza necessaria per affrontare il difficile cammino delle terapie.

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