LA STORIA DI

Carolina

15 anni “Scoprire che tua figlia ha un difetto congenito al cuore è come ricevere un pugno in pancia mentre ti arriva improvvisa una doccia fredda: ti lascia senza fiato”

Carolina ha 15 anni e, come tutte le adolescenti, ha i suoi sogni. Il suo è la danza classica, che studia con passione e grande determinazione. L’accademia è un po’ la sua seconda famiglia, con tante “sorelle” con cui condivide i suoi progetti futuri.

Poi, un giorno, la notizia. È accaduto tutto così in fretta. Era il dicembre 2017, Carolina aveva una visita di controllo per il certificato agonistico. Da lì si sono accorti che qualcosa non andava e, a seguito di vari accertamenti al Policlinico di San Donato, le è stata diagnosticata una cardiopatia. “Un bel buco”, ci disse il cardiologo. Bisognava intervenire chirurgicamente.

Quel “buco” è un difetto congenito chiamato DIA (difetto interatriale) in cui manca la membrana che separa i due atrii. Se non corretto, avrebbe rappresentato nel tempo un pericolo per la vita di Carolina.

Il pensiero è subito volato a lei e a quello che avrebbe provato perché avrebbe dovuto rinunciare alla danza per un po’ per affrontare un’operazione molto delicata: i medici ci hanno detto che le avrebbero fermato il cuore ….

La sera prima dell’intervento abbiamo parlato tanto, Carolina temeva di restare incastrata in un brutto sogno e che il cuore non sarebbe più ripartito dopo l’anestesia.

Per fortuna è andato tutto bene. Ora Carolina è guarita ed è a casa, in attesa di riprendere la scuola e di tornare a danzare.

Come mamma mi sono chiesta se avessi sbagliato a valutare la salute di mia figlia ma ho scoperto che questo difetto può essere del tutto asintomatico.  Ecco perché è importante che i controlli al cuore, anche nei bambini, diventino una prassi regolare per tutte le scuole.

La storia di Carolina mi ha insegnato che non dobbiamo mai dare nulla per scontato e che essere informati e conoscere come funzioniamo è la migliore prevenzione per la nostra salute

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