Il progetto di ricerca per le cardiopatie congenite

Diverse professionalità (medici, ingegneri, etc.) negli ultimi anni hanno unito i loro sforzi creando una sinergia tra l’esperienza clinica e l’innovazione tecnologica.

L’obiettivo primario del progetto è quello di migliorare la cura dei bambini affetti da cardiopatie congenite valutando come utilizzare le nuove tecnologie di imaging, come la stampa 3D e gli ologrammi, nella pratica clinica, così da migliorare sia la capacità di analisi, sia la possibilità di pianificare le procedure terapeutiche chirurgiche e di emodinamica interventistica. Tali tecnologie potranno, inoltre, essere utilizzate anche per poter far comprendere meglio le patologie ai pazienti (sia in età pediatrica, sia nei congeniti adulti) e ai loro genitori.

Il progetto si vuole rivolgere alla popolazione dei cardiopatici congeniti sia in età pediatrica sia in età adulta: il miglioramento delle cure, infatti, ha determinato sempre più una migliore e maggiore sopravvivenza in età pediatrica. Di conseguenza, ci troviamo oggi a gestire sempre di più i giovani adulti.

Le cure per i pazienti con cardiopatia congenita non sono purtroppo mai definitive e quindi ci si trova a fronteggiare continuamente difficoltà sia in relazione alla struttura del cuore, sia in relazione alla sua fisiopatologia, cioè al suo funzionamento.

I pazienti che ogni anno beneficiano di trattamenti di emodinamica interventistica sono poco più di 600, con una maggiore prevalenza di giovani adulti rispetto a quelli pediatrici.

Gli interventi chirurgici eseguiti in questa popolazione sono circa 500, con una prevalenza di soggetti in età pediatrica.

Il progetto vuole favorire una migliore analisi dell’anatomia delle patologie più complesse, permettendo ai medici dell’IRCCS Policlinico San Donato di creare con una stampante 3D delle copie precise tridimensionali dei cuori dei pazienti e immagini olografiche degli stessi per meglio studiare, simulare e personalizzare l’intervento chirurgico e la procedura di emodinamica interventistica. Questi modelli tridimensionali permettono di meglio programmare le diverse soluzioni proposte e verificare come potrebbe essere il risultato finale della procedura.

Il progetto permetterebbe, inoltre, di creare una raccolta delle cardiopatie più complesse con lo scopo di utilizzarla a fini sia didattici, sia di spiegazione per i pazienti e i loro familiari.

L’attività di ricerca

Il progetto si svilupperà su 2 anni durante i quali si prevede:

  1. L’attivazione di 2 postazioni per la creazione di ricostruzioni olografiche utili per gli interventi chirurgici.
  2. La creazione di una “libreria” completa delle forme più complesse di cardiopatie congenite ricostruite con tecnica olografica, che possa essere utilizzabile sia per la formazione dei giovani medici sia per favorire la comprensione della malattia a pazienti o ai genitori.

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